Lotta al tabagismo

L’epidemia di tabacco uccide oltre 6 milioni di persone nel mondo. Nel nostro Paese le morti dovute alle conseguenze del fumo sono 83mila l’anno, praticamente il 14,2% di tutte le morti. E non solo per il tumore al polmone e ad altri organi, ma anche per i gravi danni causati all’apparato respiratorio e cardiocircolatorio.
E sono ancora tanti i giovani col vizio della sigaretta: rispettivamente il 23,5 per cento della popolazione di 15 anni e più e il 20 per cento dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni.

Il “problema fumo” dunque è ancora presente nel nostro Paese ed è un’ “emergenza” che riguarda 12 milioni di italiani, di cui un 1.2 milioni sono i giovani tra i 15 e i 24 anni e ben 130.000 i giovanissimi tra i 15 e i 17 anni di età. La previsione dell’OMS è che, se non saranno adottate misure efficaci, le morti attribuibili al fumo potranno divenire 8.3 milioni nel 2030.

Smettere di fumare è un grosso passo verso la longevità: se nessuno fumasse, il cancro ai polmoni sarebbe una malattia quasi inesistente.

Oltre al tabacco, una sigaretta contiene molti componenti e, ad ogni boccata, durante la combustione, si sprigionano più di 4000 sostanze chimiche.  Tra le più pericolose c’è il catrame che contiene sostanze cancerogene che si depositano nel polmone e nelle vie respiratorie e sostanze irritanti, che favoriscono infezioni, bronchite cronica ed enfisema.  La nicotina, inoltre, è un alcaloide che influenza il sistema cardiovascolare e nervoso e induce dipendenza.

La migliore strategia per contrastare il fenomeno rimane la prevenzione. Il 42.8% degli adulti ritiene che, tra le iniziative che lo Stato dovrebbe attuare per combattere il tabagismo e convincere i giovani a non iniziare, al primo posto debba esserci l’educazione nelle scuole. Sulla base di questo importante dato, la LILT di Lecco da anni attua progetti e campagne di educazione sanitaria nelle scuole primarie e secondarie della Provincia.

Ricorda:
Il fumo è la prima causa di morte facilmente evitabile in quanto causa di cancro, malattie cardiovascolari e respiratorie.
Ha un effetto negativo sul sistema riproduttivo sia dell’uomo che della donna, riducendo la fertilità.
Durante la gravidanza, il fumo ha molti effetti nocivi sul feto ed è il maggiore fattore di rischio di basso peso alla nascita, può causare aborti spontanei e complicazioni durante la gravidanza. Smettere di fumare durante la gravidanza previene, inoltre, l’asma nei bambini.
Se fumi e sei un genitore o stai a contatto abituale con i bambini, devi evitare di fumare perchè il fumo passivo può causare infezioni polmonari nei neonati, irritazione ad occhi, tosse e disturbi respiratori e aumento del rischio di crisi di asma e otiti.
In ogni caso il fumo passivo è dannoso per chi sta intorno ad un fumatore.

10 BUONI MOTIVI PER SMETTERE DI FUMARE

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Smettere di fumare da soli è possibile

I più recenti dati ISTAT indicano, infatti, che il 90% degli ex fumatori ha smesso senza bisogno di aiuto.
Se si decide di provare da soli è bene ricordare che le prime 24 ore dall’ultima sigaretta sono le più difficili e nei primi 4 giorni sono più intensi i sintomi dell’astinenza, che tendono ad attenuarsi dalla prima settimana al primo mese, mentre sensazioni di malessere (come affaticabilità, irritabilità, difficoltà di concentrazione, aumento dell’appetito, ecc.) possono persistere anche per alcuni mesi.

Il desiderio impellente di una sigaretta, tuttavia, dura solo pochi minuti e non è troppo difficile adottare strategie per distrarsi come bere un bicchiere d’acqua, fare una passeggiata, chiacchierare con qualcuno, masticare una gomma o una caramella senza zucchero.

La nicotina è un anoressizzante: quindi, smettendo di fumare, è possibile un aumento di peso non superiore ai due o tre chili. Non tutti comunque ingrassano, ma se non si vuole rischiare è sufficiente cambiare gradualmente le proprie abitudini alimentari, riducendo la quantità di cibo per pasto, preferire 3-5 pasti leggeri piuttosto che due abbondanti, bere molti liquidi, ridurre il consumo di alcolici, scegliere frutta e verdura quando si sente la necessità di mangiare qualcosa fra i pasti e, infine, aumentare l’attività fisica.

E’ anche bene ricordare che può capitare di ricominciare a fumare e ciò può servire a riconoscere e ad affrontare meglio i momenti critici; le ricadute fanno parte del percorso di cambiamento e non devono scoraggiare, ma possono essere utili per conoscere ed affrontare meglio i momenti critici.

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E se non si riesce da soli …
Se non si riesce a smettere da soli, la cosa migliore da fare è rivolgersi al proprio medico di famiglia e decidere insieme un percorso. La scienza ha dimostrato che maggiore è il supporto che si riceve, più è alta la probabilità di smettere di fumare in modo definitivo. Le strategie per smettere di fumare oggi comprendono:

  • Terapie farmacologiche La terapia con i sostitutivi della Nicotina (NRT) aiuta i fumatori ad astenersi e ad alleviare i sintomi di astinenza; inoltre si stanno studiando nuovi farmaci, specificatamente per i fumatori, che diminuiscono il piacere associato al fumo.
  • Sostegno psicologico di operatori specializzati, sia vis à vis che telefonico, facilita la decisione al cambiamento, aiuta a rafforzare le motivazioni; le terapie di gruppo aggiungono alle strategie cognitive e comportamentali la condivisione dei problemi e delle motivazioni con altri fumatori.

Non esiste una cura miracolosa per smettere di fumare né tanto meno un rimedio uguale per tutti. Per alcuni può essere più semplice, per altri più complicato.
Ecco alcuni suggerimenti che possono aiutare a rinunciare a questo pericoloso vizio:

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 La LILT, attraverso l’adesione alla “Giornata Mondiale senza Tabacco, evento promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e con intense attività di educazione nelle scuole della Provincia, si impegna ad informare e sensibilizzare l’opinione pubblica, e soprattutto i giovani, sui danni provocati dal fumo, sia attivo che passivo, per prevenire la dipendenza da fumo (mediamente è intorno ai 15 anni che si comincia a fumare) e informare i fumatori sui benefici dell’astensione dalle sigarette.

E ciò soprattutto di fronte al marketing aggressivo dell’industria di tabacco che promuove il consumo di sigarette tra i giovanissimi, facendo leva sull’aspetto premiante e distintivo, capace di offrire emancipazione, senso di appartenenza, protesta verso discipline imposte e modelli “salutisti”. Atteggiamenti ricercati dai giovani che si avvicinano precocemente al consumo di tabacco e ne diventano dipendenti per decenni o il resto della vita.

fumo3La LILT supporta i fumatori nel percorso per smettere di fumare, tramite l’attivazione di training individuali o di gruppo, condotti da una psicologa.
Smettere di fumare è possibile, se si comprendono i meccanismi e i comportamenti che vi stanno alla base e si imparano le strategie per disuassefarsi dal fumo.

Se sei un fumatore, contattaci presso la segreteria LILT di Merate per avere informazioni su tempi e modalità del training.

Scarica il nostro volantino con i consigli per smettere di fumare ed il questionario per valutare la tua dipendenza dal fumo.